La nascita del Cammino di Santiago di Compostela

Nel IX secolo, un eremita di nome Pelagio, guidato da una rivelazione divina, scoprì la tomba di San Giacomo il Maggiore in Galizia, segnando l’inizio del famoso Cammino di Santiago. Le successive indagini archeologiche hanno rivelato diversi dettagli sulla figura di Teodomiro, vescovo che giocò un ruolo fondamentale in questa leggenda storica.

Nel IX secolo, un eremita di nome Pelagio ebbe una rivelazione riguardante la posizione della tomba di Giacomo il Maggiore, uno dei dodici apostoli di Gesù. Secondo la tradizione, l’apostolo venne decapitato in Palestina nel 44 d.C. da Erode Agrippa I, re di Giudea; tuttavia, la Legenda Aurea – una raccolta medievale di biografie agiografiche -, riporta che i suoi discepoli ne trasportarono il corpo in Galizia per seppellirlo in un bosco nei pressi di Iria Flavia (l’attuale Padrón), il porto romano più importante della zona. Un manoscritto del 1077, chiamato Concordia di Antealtares, racconta della rivelazione di Pelagio, accompagnata dall’osservazione di stelle cadenti da parte dei parrocchiani della medesima chiesa. Tali eventi vennero immediatamente comunicati a Teodomiro, vescovo di Iria; dopo tre giorni, una necropoli fu scoperta ed uno dei corpi aveva la testa mozzata. Proprio per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) oppure da Campos Tellum (che indica un terreno di sepoltura).

Attorno all’825 d.C. Alfonso il Casto, re delle Asturie, partì da Oviedo per visitare la tomba del Santo: viene quindi considerato il primo pellegrino della storia. Fu egli ad ordinare la costruzione della prima chiesa, che fece diffondere il culto nella popolazione cristiana della penisola, sancendo la definitiva nascita del Cammino di Santiago de Compostela. Inizialmente il pellegrinaggio avveniva dalle Asturie e dalla Galizia, ma si diffuse rapidamente in tutta Europa, portando anche a insperati introiti che permisero l’ampliamento del primo tempietto in onore del Santo.

Le ossa di Teodomiro

Nel IX secolo, un eremita di nome Pelagio, guidato da una rivelazione divina, scoprì la tomba di San Giacomo il Maggiore in Galizia, segnando l'inizio del famoso Cammino di Santiago. Le successive indagini archeologiche hanno rivelato dettagli affascinanti sulla figura di Teodomiro, vescovo che giocò un ruolo fondamentale in questa leggenda storica.
La lapide di Teodomiro, nel quale vennero rinvenute le ossa nel 1955.

Nel 1955, al di sotto della cattedrale di Santiago di Compostela, l’archeologo galiziano Manuel Chamoso Lamas scoprì una lapide con inciso il nome di Teodomiro, nella quale vi erano delle ossa. I resti furono inizialmente identificati con quelli di un uomo anziano. A metà degli anni ’80, i resti vennero attribuiti a una donna; tuttavia, nel 2019 è stata riesumata la salma ad opera di un gruppo di ricerca internazionale guidato da Patxi Pérez Ramallo dell’Università norvegese di Scienza e Tecnologia in collaborazione con l’Istituto Max Planck e l’Università di Stoccolma. L’analisi isotopica rivelò una dieta dominata da un mix di fonti proteiche marine e terrestri. L’indagine osteologica confermò che la tomba conteneva le ossa di un unico individuo, un maschio adulto, probabilmente di età superiore ai 45 anni. La datazione al radiocarbonio contribuì a collocare il campione tra il 673 e l’820 d.C. e l’analisi degli isotopi di ossigeno indicò che l’individuo viveva sulla costa, probabilmente dove si trovava il porto romano di Iria Flavia. Lo studio archeogenetico, condotto presso l’Università di Stoccolma, ha inoltre rivelato che il profilo genetico dell’individuo era vicino agli iberici romani, i visigoti iberici meridionali e le popolazioni islamiche iberiche, in linea con un abitante della Spagna di 1200 anni fa. Queste importanti analisi confermerebbero che la salma conservata al di sotto della cattedrale di Santiago di Compostela appartiene al vescovo Teodomiro, fondatore del Cammino, l’uomo che mise in moto gli eventi, siglando il proprio nome nella storia.

Andrea Campione, Lumi Online Journal

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