L’importanza dell’igiene nelle palestre che frequentiamo

Pericoli nascosti nelle palestre e nei centri sportivi: agenti patogeni, infezioni cutanee e rischi per la salute. La corretta igiene può salvaguardare il benessere e la salute durante l’allenamento.

Molto spesso, chi frequenta abitualmente palestre e centri sportivi rischia di incorrere in fastidiose infezioni di natura diversa. Queste non sono spesso sinonimo di scarsa igiene personale, ma sintomo di un luogo non adeguatamente curato secondo le norme igienico-sanitarie.

Le palestre, e in particolar modo gli spogliatoi, rappresentano luoghi ottimali per la sussistenza di agenti patogeni di vario genere. L’affollamento favorisce la contaminazione e ambienti caldi e umidi ne agevolano la proliferazione. In alcuni casi, molto gravi, persino l’aerosol (goccioline d’acqua presenti nell’aria) durante la doccia rischia di compromettere la salute.

Spesso il rischio è di sviluppare infezioni cutanee, dovute a superfici contaminate e al ristagno d’acqua presente nelle pavimentazioni delle docce. Per questo motivo, la prevenzione inizia dalla scelta della palestra, che deve essere pulita, igienizzata e adeguatamente areata. Quando si sceglie una palestra, è bene fare un sopralluogo conoscitivo iniziale, anche per comprendere meglio il suo funzionamento. All’ingresso non si dovrebbe percepire cattivo odore, grazie anche al sistema di areazione forzata, e le superfici non dovrebbero risultare sporche. L’osservazione delle persone presenti permette già una valutazione del grado di educazione igienica del personale verso i clienti. L’utilizzo di asciugamani e coperture personali è essenziale per limitare la contaminazione delle superfici degli attrezzi d’uso comune. La presenza di strumenti d’igienizzazione o dipendenti addetti all’igienizzazione post-esercizio sono essenziali per mantenere uno standard igienico elevato. Dopo aver visionato l’area deputata all’allenamento, è necessario osservare gli spogliatoi, i quali non dovrebbero assolutamente presentare allagamenti di varia natura (sembra ovvio ma, purtroppo, non lo è) e dovrebbero risultare puliti e non maleodoranti. Anche in questo caso è sempre bene osservare il comportamento dei clienti presenti per avere una misura qualitativa del grado d’igiene dell’ambiente. Uno staff che non educa i clienti al rispetto dell’igiene non è segno di un luogo deputato alla salute.

In sostanza, senza parlare dei rischi presenti nelle piscine, le quali hanno una normativa di riferimento ancora più stringente a causa della presenza di acqua di uso condiviso, le infezioni che si possono manifestare partono da verruche e funghi, arrivando a follicoliti o irritazioni di diverso genere. Un fenomeno che molto spesso si manifesta è il contagio da HPV (Papilloma Virus) su organi genitali femminili che entrano a contatto su superfici contaminate.

L’igiene è fondamentalmente un requisito di ogni impianto sportivo ed è un obiettivo raggiungibile non solo grazie agli sforzi dello staff, ma anche grazie a corretti comportamenti di ogni singolo individuo. L’educazione all’igiene passa attraverso un senso di responsabilità condivisa e di rispetto per gli altri, necessari per prendersi cura della salute di tutti.

Nicolò Loreti, Lumi Online Journal

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