Fahrenheit 451 e il bisogno di rinascere culturalmente

Fahrenheit 451 è un’opera sempre capace di attualizzarsi, che sfida le convenzioni morali e mette in discussione il mondo moderno. Bradbury con la sua opera è riuscito ad esplorare temi attuali di alienazione e controllo culturale.

Talmente contemporaneo da risultare inquietante, questo libro si assicura che il lettore provi ogni emozione possibile durante la lettura: dal disappunto alla trepidazione, dall’inquietudine al completo trasporto. Questo libro è un must, uno di quelli da leggere almeno una volta nella vita, ma da leggere con coscienza, perché è capace di stravolgere ogni piccola sicurezza che il lettore ha sulla morale e sul mondo moderno.

Risulta difficile pensare che Ray Bradbury avesse scritto Fahrenheit 451 negli anni ‘50 immaginando un futuro proprio negli anni ‘20 del 21° secolo. Pagina dopo pagina, però, diventa tutto più chiaro: l’alienazione, il conformismo, la standardizzazione e il controllo sono, proprio come descritto nel romanzo, oggi più che mai una minaccia. La cultura si trasforma in un’arma contro una civiltà che non funziona più, capace prima di censurare e poi di eliminare definitivamente qualsiasi cosa venga additata — spesso senza ragione — come “immorale“.

Fahrenheit 451 è una storia di consapevolezza, rivalsa, lotta e libertà, vissuta interamente attraverso libri nascosti e memorie di una cultura che grida il suo bisogno di rinascere. Letteratura, filosofia, storia, diventano fenici nelle fiamme lasciate dai vigili del fuoco incaricati non di spegnere incendi, ma di bruciare i libri, le case in cui vengono nascosti e spesso persino coloro che hanno l’audacia di sfidare il sistema semplicemente possedendoli.

Probabilmente uno dei libri più potenti mai scritti, non è semplicemente una cronaca, ma un vero e proprio avvertimento oltre che una speranza che gli eventi che racconta non si avverino mai.

Un libro per chi ama i libri.

Un paio di curiosità:
● Fahrenheit 451 fu inizialmente un’espansione del romanzo breve “Gli Anni Del Rogo” pubblicato nel 1951 sulla rivista fantascientifica statunitense “Galaxy Science Fiction” fondata dall’editore italo-francese Cino Del Luca.
● 451°F (ovvero 232,8°C) è la temperatura a cui prendono fuoco i libri.

Beatrice Barel, Lumi Online Journal

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