Nel 2024, a Poseidonia-Paestum, due antichi templi greci sono stati scoperti, rivelando delle informazioni sull’evoluzione architettonica dorica e sull’urbanistica dell’antica polis. Emergono elementi unici e, forse, svelano la mancanza di mura difensive nel VI sec. a.C.
Il 2024 ha portato alle prime importanti scoperte: nella zona archeologica di Poseidonia-Paestum sono stati rinvenuti due antichi templi greci, rappresentando un notevole passo in avanti nella comprensione dell’evoluzione architettonica dorica. Inoltre, il ritrovamento consente anche di gettare nuova luce sullo sviluppo urbanistico dell’antica polis.
Cenni storici
Poseidonia venne fondata dai Greci nel VII sec. a.C., circa in onore di Poseidone, dio del mare, nonostante la città fosse devota ad Atena ed Era. Conquistata dai Lucani tra il 420 e il 410 a.C., venne rinominata Paistom, per poi diventare, dal 273 a.C., colonia di diritto latino sotto la dominazione romana, cambiando ancora nome in Paestum. Dal IX sec. d.C., la città fu definitivamente abbandonata, e il suo ricordo venne vagamente perso in epoca rinascimentale, quando si ignorava l’esatta ubicazione dell’antica città, pur sapendo certamente che fosse esistita. La riscoperta avvenne casualmente nel XVIII secolo, durante la costruzione di un’arteria stradale (l’attuale SS18).
Caratteristiche dei templi
I due templi (che noi chiameremo A e B) sono, appunto, di ordine dorico e sono emersi nella zona occidentale dell’antica città. Il tempio A, risalente al V sec. a.C., è stato intercettato nel 2019 e scavato dal 2022; ha conservato porzioni dello stilobate (basamento delle colonne) e del crepidoma (piattaforma a gradini sulla quale venivano costruiti i templi), misurando 11.6×7.6 m, con una peristasi (colonnato che circonda la cella) di 4×6 colonne. Tuttavia, al di sotto della peristasi sono emersi altri elementi, soprattutto di reimpiego databili al VI sec. a.C., contemporanei al tempio più antico della città. Questi elementi hanno accertato la presenza di un altro tempietto (tempio B), che, forse a causa di crolli, fu sostituito successivamente dalla struttura A.
Urbanistica
Le scoperte non si sono limitate alla sola architettura, ma hanno anche accertato che alla fine del VI sec. a.C., quando il tempio B fu eretto, la città non era dotata di mura difensive. Il tempio venne edificato strategicamente, a protezione dello spazio urbano, ed era visibile direttamente dal mare. Anche l’importanza dello spazio sacro ivi presente è di notevole interesse, segnando un luogo di culto praticamente ininterrotto dalla fondazione all’epoca romana.
Raoul Ciaffone, Lumi Online Journal