FOMO: L’Ansia digitale di perdere le esperienze

La FOMO, “Fear Of Missing Out”, è la paura che emerge con i Social Network di essere esclusi da esperienze gratificanti, considerate imperdibili. Un’ansia moderna, considerata come vero fenomeno sociale.

Soprattutto durante questo periodo di festa, in cui tanto succede e tanto potremmo perdere, potrebbe scaturire in noi un’ansia sociale di nuova terminologia, la “FOMO“: acronimo di “Fear Of Missing Out” (paura di essere esclusi). Un fenomeno sociale nato in concomitanza con la crescente digitalizzazione della vita quotidiana, caratterizzata dalla sensazione che gli altri conducano una vita più appagante della propria.

Definizione di FOMO

La FOMO rappresenta la paura di essere esclusi, un timore che si basa sulla possibilità di non partecipare a esperienze piacevoli e gratificanti con amici o conoscenti.

Soprattutto fra i giovani si manifesta un’ansia legata alla possibilità che gli altri vivano esperienze piacevoli alle quali la persona non partecipa. Inoltre, si sviluppa un desiderio compulsivo di rimanere costantemente connessi attraverso i social network, controllando in modo ossessivo le notifiche o le novità che i Social hanno da offrire.

Chi ne è colpito

La dottoressa Pratesi – psichiatra del Centro Disturbi dell’Umore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Turro -, sottolinea che la FOMO coinvolge sia giovani che adulti, ma sono gli adolescenti di sesso maschile i soggetti più colpiti. Ciò diventa patologico quando la sensazione di disagio influisce sul funzionamento quotidiano dell’individuo. Il fenomeno ha radici nell’era digitale, amplificato dalla continua esposizione alle vite altrui attraverso i social media, in particolare le “stories” di Instagram.

La FOMO può originare dalla mancata partecipazione ad attività condivise o, in alcuni casi, dalla sovrabbondanza di scelte nel tempo libero. La libertà di scelta può generare un senso di angoscia e inadeguatezza, portando l’individuo a percepire le esperienze altrui come migliori e più interessanti.

La FOMO è ovviamente correlata alla dipendenza da smartphone, che si manifesta con l’iper-controllo compulsivo del dispositivo e la necessità costante di connessione. Quando si cronicizza, questo fenomeno può provocare ansia sociale, forte stress, insoddisfazione, insonnia e sintomi ansioso-depressivi.

Nascita della FOMO

La FOMO esiste da sempre, ma l’avvento digitale ne ha amplificato il fenomeno. Le stories di social come Instagram, ad esempio, consentono un costante resoconto quotidiano delle vite altrui, contribuendo al continuo controllo dei social e dello smartphone.

I motivi della FOMO risiedono nel tentativo di soddisfare il bisogno umano di socialità. Coloro che sottostimano la propria vita e hanno una bassa autostima sono più inclini a sviluppare la FOMO, utilizzando le nuove tecnologie in modo compensatorio.

Prevenzione e Cura

Ciò che vediamo nei profili social delle altre persone è però solo una piccola parte delle loro vite e solitamente solo la parte bella: quella fatta di feste, obiettivi raggiunti e oggetti di lusso. Il primo passo è quindi proprio quello d’imparare a non sovrastimare la felicità e il successo delle altre persone. Ognuno di noi ha delle paure o dei rimpianti, ma difficilmente andremo a mostrarli ad un pubblico quasi sconosciuto.

La prevenzione e la cura della FOMO passano attraverso la consapevolezza del presente, alla riduzione del confronto sociale e all’accettazione dei sentimenti di solitudine, che non va vista e vissuta per forza come una cosa negativa. La dottoressa Pratesi consiglia esercizi di meditazione mindfulness come strumento per rimanere nel “qui e ora“.

JOMO: La Gioia di Perdersi Qualcosa

In opposizione alla FOMO, emerge la JOMO (Joy Of Missing Out), la gioia di perdersi qualcosa. Una novità quasi anacronistica rispetto alle tendenze del nostro tempo; vivere nella serenità del momento, senza ansia o frustrazione generata sai social media. Un nuovo modo per controbilanciare l’ansia digitale della FOMO.

Angelica Irene Giordano, Lumi Online Journal

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